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Visualizzazione dei post da novembre, 2009
Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia. Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà, ... La mamma no. Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre. Qualcuno era comunista perché si sentiva solo. Qualcuno era comunista perché aveva avuto un'educazione troppo cattolica. Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche: lo esigevano tutti. Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto. Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto. Qualcuno era comunista perché prima (prima, prima...) era fascista. Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano... (!) Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona. Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona... Qualcuno era comunista perché era ricco, ma amava il popolo... Qualcuno era com

Un buon tacer non fu mai scritto (perchè gli assassini non se ne stanno a vivere le loro colpe silenziosamente da qualche parte?)

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E così dopo Adriano Sofri anche Marco Barbone, l'efferato assassino di Walter tobagi -http://www.wikipedia.org/wiki/Walter_Tobagi - un uomo particolarmente inerme e indifeso, amico mio carissimo (a parte la moglie Stella sono stato l'ultimo a vederlo vivo) approda, come editorialista, sulle prime pagine dei giornali. Lo ha fatto ieri su Il Giornale. Quando, qualche volta, mi chiamano a tenere lezioni di giornalismo e alla fine i ragazzi si affollano intorno a me per chiedermi come si fa ad entrare nel nostro mestiere, io, pensando ai Sofri o a certi politici inquisiti, dico: «Assassinate un commissario di polizia o rubate denaro pubblico e troverete le porte spalancate». D'ora in poi aggiungerò: «Assassinate un giornalista». Cosa scrive Barbone? Scrive: «Le Br sono la deriva violenta dell'inziativa politica superideologica che sostituisce le piazze al voto democratico. Il linguaggio dei brigatisti è perfettamente omologo a quello delle frange operaiste del sindacato. I

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2o novembre regione emilia romagna

mecenatismo e responsabilità sociale di impresa

Intervento di Mario Mazzoleni 16 Novembre 2009 - Sala Colonne Camera di Commercio di Milano – Devo innanzitutto ringraziare gli organizzatori di questa serata per avermi permesso di rientrare tra i relatori, infatti inizialmente avevo dovuto declinare l’invito a prendere parte a questo incontro per un impegno pregresso all’estero preso nei confronti dell’associazioni laureati bocconi. Con gli italiani all’estero si è convenuto di rinviare le riflessioni sulla situazione italiana e così mi è stato tolto un peso (all’estero non è facilissimo parlare di noi in questo momento) e mi si è data l’opportunità di riflettere con voi questa sera. Confesso che di Mylius avevo sentito parlare poco prima di ricevere l’invito a partecipare a questo incontro, lo conoscevo come “mecenate” un po’ sui generis, l’avevo incontrato ascoltando un intervento del dottor Marco Vitale qualche tempo fa, ma la mia conoscenza si fermava a questi pochi contatti. Ho anche fatto una certa fati